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Federalimentare, la Sostenibilità nel settore agroalimentare.

Corsi brevi sull’industria agroalimentare a livello nazionale ed europeo.

In collaborazione con Federalimentare e il Professor Maurizio Notarfonso – Specialista in euro progettazione, politiche ambientali e giovani imprenditori di Federalimentare, abbiamo organizzato un corso breve dedicato, per lo Specialized Master in Agribusiness Management e per gli tutti gli studenti interessati a partecipare, sull’Industria Agroalimentare a livello nazionale ed europeo

Un corso di 4 lezioni finalizzato a fornire informazioni su come funziona e persegue gli interessi del sistema agroalimentare globale in Italia, la più importante federazione alimentare nazionale.

Il corso introdurrà inoltre ai più importanti temi correlati che appartengono ai settori agroalimentari in Italia ed a livello comunitario (ovvero sostenibilità, ricerca e innovazione).

CONTENUTI DEL CORSO

Presentazione della Federazione

  1. Principali caratteristiche dell’industria agroalimentare italiana e comunitaria;
  2. Composizione della filiera;
  3. Rilevanza della Ricerca e dell’Innovazione per il settore;
  4. Best pratiche concrete (video/interviste);

RISULTATI DI APPRENDIMENTO

  • Analizzare meglio il contesto dell’industria agroalimentare;
  • Migliore comprensione del meccanismo di finanziamento dell’UE per sostenere gli investimenti di ricerca e innovazione nel settore agroalimentare;
  • Tradurre l’attuale dibattito sull’economia circolare in opportunità concrete;
  • Dare dei “consigli” stimolanti ai giovani talenti del settore;

Federalimentare è un’istituzione e società che rappresenta, tutela e promuove l’industria alimentare e delle bevande italiana, il secondo settore manifatturiero italiano con l’8% del PIL nazionale ed un fatturato annuo di oltre 145 miliardi di euro.

Le Associazioni italiane di categoria per ogni settore alimentare sono raggruppate in Federalimentare, che rappresenta quasi 7.000 aziende con più di 9 dipendenti ciascuna, dislocate in tutta Italia.

Impegnata a lavorare al fianco delle autorità nella promozione di un modello alimentare basato su requisiti di sicurezza e qualità. Aiuta gli imprenditori qualificati a cogliere le migliori opportunità di business in Italia e all’estero, garantendo la promozione dei valori fondamentali della cultura alimentare italiana nel mondo, prevenendo imitazioni e contraffazioni.

Consapevole delle esigenze delle aziende alimentari, promuove la crescita economica e sociale collettiva. Sostiene la ricerca e l’innovazione, nel rispetto della tradizione, rispondendo alle evoluzioni del mercato ed alle nuove esigenze dei consumatori.

Federalimentare è orgogliosa di rappresentare il primo Settore economico italiano, consapevole di essere il ponte tra la Filiera Alimentare e l’Unione Europea. Dati di base dell’industria alimentare e delle bevande (2019):

  • Fatturato di 145 miliardi di €
  • 385.000 dipendenti
  • + 6.850 Aziende
    comprese le piccole, medie e grandi imprese

Federalimentare rappresenta la prima filiera del Paese che acquista e lavora circa il 72% delle materie prime nazionali e circa il 78% dell’export alimentare. Rappresentata da prodotti alimentari di alta qualità, l’azienda esporta complessivamente 35,4 miliardi di euro. Importa 21,9 miliardi di euro totali con un saldo commerciale di 13,5 miliardi di euro.

Sostenibilità, ricerca e innovazione nel settore Agroalimentare

Negli ultimi anni, con l’evoluzione del contesto competitivo ed a seguito di un vasto mutamento delle esigenze dei consumatori, è avvenuto un cambiamento nel concetto di responsabilità sociale d’impresa. In questo concetto, le strategie cessano di perseguire la mera soddisfazione delle aspettative sociali e ambientali degli stakeholder aziendali e abbracciano invece un approccio diverso e innovativo, focalizzato sulla creazione di valore condiviso con l’ecosistema, attraverso un rapporto di fiducia e supporto reciproco con tutti gli attori sociali.

Ciò si traduce nella necessità per le aziende di individuare quelle strategie di business che coniughino il raggiungimento di obiettivi economici e finanziari con la capacità di generare benefici sociali e ambientali in grado di mantenere e aumentare il benessere degli ecosistemi da cui dipende qualsiasi forma di attività umana.

Da questo punto di vista, la creazione di un modello produttivo basato sui principi dell’economia circolare rappresenta attualmente la più importante opportunità per le aziende di diversi settori di attuare strategie di business che, secondo questo nuovo modo di intendere la responsabilità sociale d’impresa, siano in grado di garantire i necessari profitti attraverso un’attività produttiva volta alla salvaguardia e al miglioramento del nostro pianeta.

Tra i settori più interessati alla necessità di un cambiamento nei metodi di produzione quanto nelle abitudini di consumo spicca sicuramente l’agroalimentare. L’agroalimentare, settore produttivo cruciale per l’economia globale a cui è direttamente connesso il sostentamento di quasi 8 miliardi di persone, è caratterizzato da un rapporto diretto tra le imprese che lo costituiscono e i fenomeni ambientali e climatici, nonché dalla disponibilità di risorse chiave come suolo e acqua e lo stato di salute dei diversi ambienti ospitanti.

È quindi fondamentale che le aziende agroalimentari siano in grado di progettare e realizzare strategie produttive innovative che possano valorizzare piani di azione volti a tutelare i territori e gli ambienti naturali circostanti. Sulla base di questi presupposti è possibile individuare quattro aree di intervento lungo l’intera filiera, che sono associate a specifiche problematiche tipiche dell’industria agroalimentare e per le quali le aziende del settore devono fornire soluzioni innovative volte a trasformare queste criticità questioni in fonti di vantaggio competitivo, non solo economico ma anche sociale e ambientale.

Queste aree strategiche riguardano due fattori interni all’impresa, ovvero il prodotto e le risorse umane, e due fattori esterni, ovvero il territorio e l’ambiente.