Break The Silence, DermaDog, Drans Agribusiness, Tasia, Let’s Talk e Showup sono i progetti imprenditoriali selezionati: riceveranno un pacchetto di servizi del valore di 10.000 € per lo sviluppo dell’idea, una formazione specifica con i Venture Labs ed incontri one-to-one con mentori esperti; Innovazione ed impatto sociale sono stati gli elementi determinanti che hanno prevalso nella selezione dei giovani imprenditori, scelti tra oltre 130 candidati di più di 40 nazionalità; Si rileva una forte partecipazione femminile: 5 progetti su 6 hanno donne come team leaders.
Roma, 28 luglio 2021, RBS4Entrepreneurhip ha annunciato le sei start-up selezionate per il suo incubatore d’impresa, nell’ambito del programma “RBS4Entrepreneurship”.
I vincitori sono stati selezionati tra oltre 130 candidati di più di 40 nazionalità delle aree ICT e digitale, salute e benessere, educazione, arte e intrattenimento, moda, mobilità e logistica, assicurazioni. I 10 progetti sono arrivati alla fase finale e tra questi sono state scelte le sei iniziative che accederanno all’Incubatore.
Le Start-Up selezionate
Al termine del programma d’incubazione, le start-up si presenteranno a importanti partner imprenditoriali e possibili investitori; un solo progetto sarà poi premiato, con un importo del valore di 2.500 euro che consisterà in un pacchetto di servizi personalizzati per lo sviluppo e la crescita del proprio business.
I criteri tenuti in considerazione dalla giuria di esperti sono stati la capacità di affrontare un problema proponendo soluzioni innovative e tecnicamente fattibili; l’abilità nel presentare un modello di business sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale; le capacità tecniche, l’expertise dei proponenti.
L’obiettivo del programma è, infatti, quello di favorire la creazione di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo e con un notevole impatto sociale e questi elementi sono ciò che accomunano i progetti vincitori.
“Le idee che abbiamo raccolto in fase di selezione hanno superato ogni aspettativa, in termini di numero, di paesi coinvolti ed anche per la diversità dei settori” spiega Antonio Ragusa, Dean di Rome Business School, “Ma quello che ci ha più positivamente sorpreso è stato l’alto tasso di partecipazione femminile. È un buon segno, in termini di impatto delle donne nel rendere questo mondo un posto migliore”. Cinque progetti su sei hanno giovani donne come team leader, per la maggior parte provenienti da paesi in via di sviluppo.
Le start-up scelte saranno ora coinvolte in un programma di incubazione, del valore di 10.000 euro, costruito sulle specificità e necessità concrete di sviluppo di ogni singolo progetto e team.
I team avranno quindi l’opportunità di intraprendere un percorso di supporto allo sviluppo dei loro modelli di business che include l’accesso all’Hub RBS e la possibilità di seguire i propri progressi; una formazione specifica con i Venture Labs, incontri one-to-one con mentori esperti, imprenditori ed aziende; l’acquisizione di metodologie innovative e supporto costante per sviluppare il proprio progetto.
“La nostra ambizione è diventare un punto di riferimento per giovani brillanti ed internazionali che coltivano il desiderio di contribuire, con la propria impresa, a dare risposte a problemi concreti ma che molto frequentemente sono disconnessi dall’ecosistema” spiega Susanna Ercolani Coordinatrice del progetto RBS4Enterpreneurship “La sfida più grande è passare da un approccio assistenziale ad uno imprenditoriale: gli studenti conoscono bene i criteri per essere un buon impiegato ma non quelli per essere un imprenditore di successo”.
Il programma di Rome Business School, ideato con un approccio pratico, offre quindi la possibilità di creare connessioni, occasioni di dialogo con il mondo imprenditoriale, scambi tra studenti di nazionalità diverse per la creazione di team. “Un ambiente protetto dove coltivare la propria idea di impresa e imparare ad assumersi i rischi”, sottolinea Susanna Ercolani.
“È stata un’esperienza molto impegnativa e stimolante, soprattutto per l’ambiente internazionale in cui ci siamo confrontati. Siamo convinti che il nostro progetto possa offrire un contributo notevole a sostegno delle donne in difficoltà, vittime di violenza” spiega Sara Renzo, team leader del progetto “Break The Silence”, tra i selezionati. E Antoinette Mundopu Machiya, ideatrice di “Darns Agribusiness”, aggiunge: “Ho trovato il programma fantastico: mi ha aiutato a credere di più nel progetto -aiutare i piccoli coltivatori dei paesi in via di sviluppo- ad avere più fiducia nella possibilità di trasformare l’idea in un’iniziativa imprenditoriale concreta”.
Rome Business School ed il settore imprenditoriale
La Scuola sostiene la crescita dell’ecosistema italiano dello startup supportando la sua comunità di imprenditori attraverso servizi personalizzati che hanno permesso, negli ultimi due anni, di aumentare del 38% il numero di startup create dagli ex allievi, nonostante la pandemia. Inoltre, il 50% delle aziende create dagli alumni RBS hanno sede in Europa e i principali settori scelti sono stati marketing e comunicazione (19%), agricoltura, allevamento e pesca (13,5%), sanità (8%), arte, spettacolo e tempo libero (8%).
Una formazione trasversale e l’approccio pratico sono la chiave per aiutare gli studenti a migliorare le proprie carriere, sia come imprenditori che lavorando per altre aziende.