Il 3 aprile si è svolta la sesta edizione del CAB Workshop, un momento essenziale di confronto, aggiornamento professionale e scambio di conoscenze tra diversi settori. L’evento ha riunito manager di alto profilo, professionisti HR ed esperti per discutere le principali sfide e i trend emergenti nei settori del food, dello sport e del turismo. L’obiettivo? Fornire spunti concreti e strumenti pratici utili ad arricchire la formazione dei nuovi talenti manageriali, preparandoli ad affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Il workshop si è articolato in due sessioni tematiche, ognuna incentrata su uno scenario specifico, con l’obiettivo di analizzare come le organizzazioni, e in particolare le funzioni HR, debbano trasformarsi per restare competitive negli anni a venire.
La prima sessione ha posto l’accento sull’importanza sempre più strategica della funzione HR, soprattutto alla luce dei cambiamenti generazionali e della trasformazione digitale. Le aziende oggi si confrontano con un importante mismatch di competenze, in particolare nei settori tecnologici e finanziari. Parallelamente, Gen Z e Gen Alpha stanno ridefinendo i criteri con cui scelgono un datore di lavoro: non più solo lo stipendio, ma anche valori, crescita e senso del lavoro.
Attrarre e trattenere i talenti richiede oggi un approccio più profondo e strutturato, che vada oltre la retribuzione e includa:
Opportunità di crescita e mobilità interna
Modelli di lavoro flessibili e da remoto
Comunicazione trasparente e employer branding autentico
Un ambiente positivo e una cultura aziendale inclusiva
I professionisti HR devono assumere un ruolo sempre più attivo, sfruttando strumenti come LinkedIn per fare sourcing attivo, raccontare in modo efficace le opportunità di carriera e valorizzare la mission dell’azienda. Il successo nella retention dei talenti, in particolare quelli più giovani, passa per un onboarding strutturato, una leadership collaborativa e la capacità di offrire esperienze lavorative realmente significative.
L’HR, da funzione di supporto, si sta evolvendo in partner strategico del business, il che comporta lo sviluppo di competenze trasversali e avanzate, tra cui:
Gestione progetti e capacità negoziali
Analisi dei costi e calcolo del ROI
Padronanza di strumenti digitali come SuccessFactors e Workday
Leadership inclusiva e sensibilità multiculturale
Adattabilità e alfabetizzazione sull’uso dell’AI
I percorsi formativi per HR leader devono includere oggi anche diritto del lavoro, psicologia organizzativa, risoluzione dei conflitti e simulazioni pratiche legate a scenari reali.
La seconda sessione si è concentrata sul ruolo centrale della formazione per preparare i professionisti HR del futuro. In particolare, i Master’s programs in Human Resources and Talent Development e gli Executive Master in Gestione delle Risorse Umane sono strumenti fondamentali per fornire competenze concrete e aggiornate ai professionisti del settore.
La formazione HR contemporanea non si limita più alla teoria, ma integra esperienze pratiche, attenzione all’etica, alla diversità, e alla digitalizzazione. L’obiettivo è formare profili in grado di essere non solo gestori di processi, ma leader umani e strategici, capaci di incidere realmente sull’organizzazione.
Le attività formative più impattanti includono:
Immersione reale nel lavoro HR, tramite laboratori, simulazioni e project work
Collaborazioni con fornitori di tecnologie HR (es. Salesforce, Microsoft, Zucchetti) per comprendere strumenti diversi per settori diversi
Formazione sull’uso dell’intelligenza artificiale, per sfruttare al meglio i dati, formulare domande efficaci e supportare il decision making (es. matching di profili per selezione)
Essere leader HR nel 2030 richiederà molto più della conoscenza tecnica: sarà fondamentale saper costruire ponti tra strategia aziendale e relazione umana.
Le competenze chiave sviluppate nei percorsi di alta formazione includono:
Lettura e analisi di bilanci aziendali
Conoscenza del diritto del lavoro comparato (common law vs. civil law)
Digital analytics per ottimizzare i processi HR
Tool per la gestione del carico di lavoro e delle risorse
Leadership etica, gestione del cambiamento, e comunicazione efficace
Sempre più rilevanti anche le certificazioni HR, soprattutto per le nuove generazioni. Non ancora essenziali, ma considerate un valore aggiunto in contesti di selezione esterna o cambi carriera. Tra le più utili, le certificazioni in project management agile e strumenti digitali, che segnalano un orientamento al miglioramento continuo e alla specializzazione.
La funzione HR sta cambiando radicalmente, diventando sempre più umana e digitale allo stesso tempo. L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui si fa selezione, onboarding e gestione delle risorse, ma non sostituirà mai la componente umana. Il futuro dell’HR è un modello ibrido, dove la tecnologia supporta e potenzia il ruolo umano, senza mai rimpiazzarlo.
I programmi formativi dedicati alle Risorse Umane e allo Sviluppo del Talento stanno costruendo questo futuro, fondendo etica, dati, empatia e strategia. Per chi vuole guidare il cambiamento e portare valore all’interno delle organizzazioni, il messaggio è chiaro: servono competenze digitali, ma anche capacità di ascolto, visione e umanità.
Chi si forma oggi con questi strumenti sarà pronto a non solo gestire le persone, ma davvero valorizzarle e ispirarle.