Durante il workshop tenuto da Giulia Vela, HR Consultant di Microsoft, gli studenti e alumni della Rome Business School hanno avuto l’occasione di esplorare in profondità un tema tanto attuale quanto spesso sottovalutato.
L’incontro ha offerto non solo spunti teorici, ma anche numerosi esempi pratici su come le aziende possano creare ambienti di lavoro più equi, accessibili e inclusivi. Il messaggio emerso è stato chiaro: includere non significa trattare tutti allo stesso modo, ma dare a ciascuno le condizioni per esprimere al meglio il proprio potenziale.
Giulia Vela ha sottolineato come il concetto di accomodamento sul lavoro vada ben oltre il semplice rispetto delle normative. Si tratta infatti di una scelta strategica e culturale che riconosce la diversità come risorsa e mette la persona al centro.
Accomodare significa adattare strumenti, spazi, tempi e modalità di lavoro in base alle esigenze specifiche di un individuo, per permettergli di lavorare in modo efficace, sicuro e dignitoso. Una flessibilità che, se gestita con consapevolezza, rappresenta la vera differenza tra un’organizzazione inclusiva e una che rischia di escludere, anche inconsapevolmente.
Attraverso casi reali ed esperienze dirette, Vela ha dimostrato come la workplace accommodation possa assumere forme molto diverse, tutte efficaci nel creare contesti di lavoro realmente inclusivi.
Si è parlato, ad esempio, di ergonomia e accessibilità fisica per le persone con disabilità motorie, ma anche di supporto alla salute mentale, con strumenti come orari flessibili, spazi silenziosi e accesso a servizi di counseling.
Particolarmente interessante è stato il focus sulla neurodiversità, un ambito ancora poco affrontato nelle organizzazioni. L’adozione di istruzioni visive, la semplificazione dei processi o l’utilizzo di strumenti come cuffie antirumore non rappresentano privilegi, ma interventi abilitanti, capaci di valorizzare il talento in tutte le sue forme.
Anche il tema della genitorialità e del caregiving è stato trattato con grande lucidità: permettere il lavoro da remoto, adattare gli orari o gestire con flessibilità il rientro dopo una pausa non è solo una buona pratica, ma un investimento concreto in benessere e fidelizzazione.
L’aspetto forse più potente del workshop è stato il richiamo all’importanza dell’accomodamento come strumento di equità. Non si tratta di concessioni o agevolazioni straordinarie, ma di azioni mirate a rimuovere barriere invisibili che impediscono alle persone di partecipare pienamente alla vita lavorativa.
Quando un’organizzazione accoglie la diversità e agisce di conseguenza, le persone si sentono viste, ascoltate e valorizzate. Questo impatta in modo diretto sulla motivazione, sull’engagement e sul senso di appartenenza. Per un contesto internazionale e multiculturale come quello della Rome Business School, è un messaggio particolarmente rilevante.
Il workshop si è chiuso con una riflessione estremamente attuale: accomodare non è solo giusto, è intelligente. Le aziende che investono in inclusione vedono diminuire il turnover, migliorare la soddisfazione interna e rafforzare la propria reputazione come datori di lavoro responsabili.
In un mercato sempre più attento a temi come la diversità, l’equità e l’inclusione, queste scelte non sono più opzionali, ma fattori distintivi di successo.
Per i partecipanti, l’incontro con Giulia Vela è stato molto più di una lezione: è stato un momento di ispirazione. Comprendere il valore degli accomodamenti sul lavoro significa anche acquisire competenze trasversali fondamentali per chi vuole guidare il cambiamento nei contesti lavorativi di oggi e di domani.
Alla Rome Business School, crediamo che la formazione dei leader del futuro debba includere anche la capacità di leggere la complessità, gestire la diversità e promuovere una cultura organizzativa basata sull’equità e sul rispetto. Questo workshop ha rappresentato un passo concreto in questa direzione.
Scopri il nostro Global Master in Human Resources and Talent Development progettato per chi desidera fare la differenza nel mondo del lavoro e contribuire alla creazione di organizzazioni più giuste, umane e performanti.