Dal 26 al 31 luglio scorso, 100 studenti hanno partecipato al bootcamp “International Business Leadership Program” della Rome Business School per acquisire competenze manageriali, operare in team internazionali, ideare e sviluppare business projects dal respiro globale.
La crisi sanitaria da Covid-19 ha dimostrato ancor di più quanto interconnessione, adattabilità, cambiamento siano concetti quanto mai reali e necessari. Rome Business School, ha voluto dare la possibilità a più di 100 studenti di applicarle in una settimana di full immersion in un ambiente diversificato, multiculturale in cui mettere alla prova le proprie hard e soft skills. Avere una mentalità aperta al mondo e alla diversità è fondamentale per le aziende, ora che la pandemia sembra più sotto controllo e la globalizzazione è di nuovo la chiave per la ripresa.
Nello specifico, gli studenti che hanno frequentato il bootcamp hanno migliorato la propria formazione nella gestione del business internazionale e delle risorse umane e nella comunicazione interculturale. L’obiettivo? Imparare per divenire leader globali.
Più nel dettaglio, gli argomenti trattati sono stati:
I partecipanti, divisi in squadre, hanno dovuto applicare le proprie abilità manageriali in un progetto di business internazionale basato sul team, ideando e sviluppando, nei 7 giorni, un piano strategico relativo ad un problema o ad un’opportunità di un’azienda che opera a livello globale. L’ultimo giorno, tutti i gruppi hanno presentato i loro progetti di business a professori, coetanei e top managers presenti.
Le sessioni organizzate dalla Rome Business School sono state condotte da professori universitari e professionisti aziendali che operano su scala mondiale; l’approccio didattico è progettato per l’acquisizione di know-how, al fine di trasferire competenze davvero utili per lo sviluppo professionale dei partecipanti.
L’agenda si è, inoltre, sviluppata intorno ad un programma culturale specifico che ha consentito di comprendere l’influenza delle altre culture su quella italiana (con visite a Campo de Fiori, il Ghetto ebraico e l’Isola Tiberina) e quindi i vantaggi della multiculturalità.
I guest speakers, provenienti da aziende leader nell’innovazione e nell’internazionalità, hanno fornito ai partecipanti casi di studio reali e pratici, oltre a consigli basati sulla loro esperienza: “Non esiste una formula standard per la leadership, ma i leader devono essere in grado di relazionarsi con gli altri, sostenerli nel loro sviluppo, prendersi cura del loro benessere e costruire una fiducia reciproca”, ha detto Elena Palloni, Senior Officer presso il Dipartimento Affari UE, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per Sara Bonaventura, Sales Account in GI Group, le doti fondamentali in un leader sono “l’onestà, la capacità di comunicare e, soprattutto, la capacità di essere se stessi”. Franco Stivali, Chief Innovation Officer, Ferriovie dello Stato Italiane, SpA, ha dato la sua visione della ricerca dell’innovazione: “L’innovazione viene da una mente aperta: non abbiate paura di fallire, non c’è innovazione senza fallimento”.
Una scuola con un focus internazionale
Membro di Planeta Formación y Universidades (un network internazionale creato nel 2003 da De Agostini e dal gruppo Planeta) Rome Business School offre programmi di Master, MBA e formazione di Executive Education, mantenendo sempre un respiro internazionale.
Più di 100.000 studenti (66% di cui sono internazionali, di oltre 114 nazionalità), sono guidati da oltre 200 docenti (di cui il 90% esperti aziendali ed il 10% accademici attivi nel campo della ricerca internazionale) verso l’acquisizione di una preparazione d’eccellenza grazie a modelli aperti, flessibili e funzionali adatti a qualsiasi livello professionale.
La Scuola conta, inoltre, su oltre 50 partnership accademiche in tutto il mondo con cui si promuove il continuo scambio culturale di studenti. Di seguito alcune delle partnership più importanti:
Nel 2020, RBS ha accolto oltre 1.000 studenti (il 63% donne) provenienti da 161 paesi, il 50% dei quali con oltre 5 anni di esperienza professionale. Di questi, il 42% intraprende una carriera internazionale; il 20% è un imprenditore; l’84% ha migliorato la propria posizione in azienda; Il 74% ha visto un aumento nella retribuzione di oltre il 20%.
In particolare, l’incremento dei compensi è particolarmente rilevante per gli studenti che lavorano in Italia (76%) e in Europa (58%) rispetto al resto del mondo. Il 92% ha ricevuto, inoltre, nuove offerte di lavoro dopo aver completato la formazione.