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Il sistema di libero scambio oggi e il dibattito in America – “A che punto siamo e qual è la via da seguire?”

Gli interessi legati al libero scambio sono enormi ed è normale che il sistema sia stato recentemente oggetto di continui e frequenti dibattiti.

Riteniamo, tuttavia, che ciò non durerà ancora a lungo; tra i temi recenti che sono in discussione negli Stati Uniti, il Congresso ha, infatti, rivolto l’attenzione agli aspetti legati al NAFTA, l’Accordo di Libero Scambio nell’America del Nord che esclude 12 paesi della regione dalle restrizioni commerciali.

La soppressione del NAFTA è uno degli obiettivi della campagna elettorale che il presidente Donald Trump ha ritenuto fondamentale e prioritario a causa delle tensioni e dei contrasti che ha determinato negli ultimi anni tra Stati Uniti e Canada. La tesi sostenuta è che il NAFTA ha avuto e ha conseguenze negative sull’economia statunitense. Ad esempio, tra le diverse questioni, si è affermato che le vendite dei prodotti lattiero-caseari fabbricati negli Stati Uniti risultano danneggiate dalla concorrenza di quelli canadesi.

I dibattiti accesi sull’argomento del Libero Scambio hanno messo in luce vantaggi e svantaggi. Alcuni hanno sostenuto che tra le conseguenze del libero scambio bisogna mettere in conto la disoccupazione, la perdita di reddito attraverso l’esenzione tariffaria, la maggiore competitività per le industrie nazionali e gli effetti negativi sulle imprese appena nate.

Personalmente, considerando i vantaggi e gli svantaggi evidenziati dalle due opposte scuole di pensiero, ho la ferma convinzione che sia necessario trovare un punto di equilibrio tra le due tesi. Possono esserci di sicuro svantaggi perché in tutti gli aspetti della vita ci sono sempre dei pro e dei contro, tuttavia, i benefici, gli elementi positivi e le potenzialità associati al libero scambio dovrebbero essere fortemente incoraggiati e ampiamente divulgati e, contemporaneamente, bisognerebbe operare attivamente per ridurre drasticamente o rimuoverne gli svantaggi.

Un sistema di scambio basato su restrizioni e barriere rigide può tranquillizzare le nostre coscienze, ma la tesi a favore dell’abolizione del libero scambio ha anche pericoli e svantaggi. Chiudere la porta alle importazioni promuove il contrabbando, consente, in alcuni casi, che sostanze tossiche attraversino i confini e apre la strada alla contraffazione dei prodotti. Inoltre, il mondo è diventato un villaggio globale che incoraggia e promuove un’intensa circolazione di servizi, beni e idee. Perché le nostre porte devono essere chiuse in un mondo così dinamico, interconnesso e unificato?

Mi auguro e spero vivamente che il futuro ci riservi un sistema ideale di libero scambio senza restrizioni.


Adewole O Mayowa

Master in Marketing and Communications