Mercoledì 14 maggio, gli studenti della Rome Business School hanno avuto nuovamente la possibilità di visitare la sede dell’organizzazione mondiale FAO (Food and Agricolture Organization), ente che si pone obiettivi come l’eliminazione della fame e della malnutrizione, l’eliminazione della povertà, la guida in avanti del progresso economico e sociale e la gestione sostenibile.
Ad accoglierli, nella struttura circondata dal meraviglioso paesaggio del Circo Massimo, il dottor Sabatino Salvi, il quale ha accompagnato i ragazzi durante tutto l’arco della visita.
Quest’ultimo è stato un ottimo “Cicerone”, raccontando agli studenti la storia dell’organizzazione dagli albori fino ai giorni d’oggi, gli aneddoti, i campi d’azione e le attività istituzionali svolte, gli obiettivi e gli impegni sociali.
Tutti gli studenti sono rimasti affascinati dalla storia della FAO e dalla sua struttura interna: i quadri, gli allestimenti e le sale da conferenza, soprattutto le tre più importanti, ovvero la Green, la Red e la Plenaria.
In particolare, la sala Plenaria è rimasta impressa nelle menti degli allievi per la molteplicità dei colori rappresentati dalle bandiere dei paesi aderenti alle Nazioni Unite.
Dopo aver conosciuto l’organizzazione nel suo insieme, gli studenti hanno incontrato Katia Meloni, colei che svolge il ruolo di Outreach and Promotion Office for Corporate Communication, che ha presentato la nuova edizione della Hunger Run: maratona che unisce migliaia di persone per un obiettivo comune, fermare la corsa della fame. La Rome Business School, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, supporta come Sponsor questa iniziativa di fama internazionale e di grande valore umanitario.
Alla fine della permanenza, la FAO ha salutato i ragazzi con un’immagine indimenticabile di Roma, ovvero la terrazza della sede, che permette di ammirare tutta la Capitale.
E’ stata un’esperienza formativa e interessante, che ha dato modo agli allievi della Rome Business School di conoscere un ente di caratura mondiale dall’interno e di aumentare il proprio bagaglio culturale, al fine di raggiungere una formazione manageriale d’eccellenza e orientata alla responsabilità sociale d’impresa.