Deloitte è una delle principali aziende globali nel settore della consulenza e revisione, con un ampio portafoglio di servizi in quattro aree chiave: Audit e Assurance, Technology & Transformation, Strategy, Risk & Transactions Advisory, e Tax & Legal. L’azienda si distingue anche per la sua operatività in numerosi settori, tra cui Consumer, Financial Services, Energy, Resources & Industrials, e Life Sciences & Healthcare.
Riconosciuta a livello mondiale per la capacità di combinare competenze strategiche e tecniche, Deloitte è un punto di riferimento per le aziende che cercano soluzioni innovative in un contesto internazionale.
Un curriculum ben scritto non solo deve presentare le proprie esperienze, ma deve farlo in modo chiaro, conciso e strutturato. Deloitte enfatizza l’importanza di mantenere il CV semplice e ordinato, senza esagerare con elementi grafici che possano distrarre dal contenuto. L’obiettivo è rendere il documento facilmente leggibile e comprensibile, puntando sulla sostanza piuttosto che sull’estetica.
Idealmente, il curriculum dovrebbe essere contenuto in una sola pagina, soprattutto per chi è alle prime esperienze professionali. Utilizzare strumenti come Canva può essere utile per dare un tocco professionale, ma è essenziale che le informazioni siano presentate in modo chiaro, suddividendole in sezioni ben definite. Ogni sezione, infatti, deve avere il suo spazio e la sua importanza: dai dati personali alle esperienze professionali, passando per la formazione, le competenze linguistiche e digitali, fino agli interessi.
Un altro aspetto da non trascurare è la scelta del linguaggio. È fondamentale utilizzare un vocabolario semplice e diretto, senza fronzoli, per comunicare in modo chiaro e senza ambiguità. Inoltre, la lingua del curriculum deve sempre corrispondere a quella dell’annuncio di lavoro per cui ci si sta candidando, dimostrando così attenzione ai dettagli.
Anche se l’inserimento di una foto è facoltativo, se si sceglie di includerla, è importante che sia una foto professionale, che trasmetta serietà e competenza. Non si tratta solo di un’immagine, ma di un primo impatto visivo che può fare la differenza. Ricordate che il curriculum deve riflettere non solo le competenze, ma anche la motivazione e l’approccio professionale del candidato.
Un buon layout non solo migliora la leggibilità, ma fa emergere anche la professionalità. Ecco come suddividere il curriculum in modo efficace:
Dati personali: Inizia con le informazioni di base, come nome, cognome, indirizzo e-mail. Queste devono essere facili da trovare e ben visibili.
Istruzione e formazione: Questa sezione va organizzata in ordine cronologico, con l’ultima esperienza formativa in alto. È importante includere dettagli su studi, corsi, certificazioni, e eventuali lauree o diplomi, enfatizzando quelli più pertinenti alla posizione per cui ci si sta candidando.
Esperienze professionali: Anche se non tutte le esperienze devono essere strettamente legate alla posizione, è comunque utile includere qualsiasi lavoro che possa dimostrare la propria attitudine al lavoro, le competenze trasversali (come il public speaking) e l’impegno verso lo sviluppo professionale. Questo è particolarmente importante per chi è alle prime armi nel mondo del lavoro.
Lingue e competenze IT: In questa sezione è essenziale specificare i livelli di competenza nelle lingue straniere e nelle abilità informatiche, utilizzando la scala europea di riferimento. Una buona padronanza delle lingue e delle tecnologie digitali è oggi indispensabile.
Interessi e hobby: Sebbene non obbligatoria, questa sezione può aggiungere un valore significativo al CV. Oltre a mostrare una persona completa e multidimensionale, può anche rivelarsi un punto di connessione con l’azienda a cui si sta facendo domanda, specialmente se ci sono interessi che si allineano con la cultura o i valori dell’impresa.
Sebbene la lettera di presentazione non sia sempre obbligatoria, essa può comunque rivelarsi un elemento distintivo. Deloitte consiglia di redigere una lettera concisa, di massimo 15 righe, che segua lo stesso stile del curriculum, concentrandosi sulla motivazione del candidato e su come le sue competenze possano contribuire al successo dell’azienda.
La struttura della lettera dovrebbe essere semplice ed efficace. Nella parte iniziale, il candidato deve presentarsi brevemente, descrivendo la propria posizione attuale e il proprio percorso professionale. Successivamente, è importante evidenziare le esperienze più rilevanti, per concludere con una sezione motivazionale che spiega perché si desidera entrare in quella specifica azienda e cosa si può offrire in termini di valore aggiunto.
Nel contesto odierno, sempre più influenzato dalla digitalizzazione, la reputazione online è fondamentale per chi desidera farsi notare nel mondo del lavoro. LinkedIn è il principale strumento di personal branding, ed è quindi essenziale curarlo in modo accurato. Un profilo LinkedIn aggiornato e ben strutturato può fare la differenza nella selezione, in quanto consente di mostrare in modo chiaro le proprie esperienze, competenze e obiettivi professionali.
Deloitte suggerisce anche di personalizzare l’URL del proprio profilo LinkedIn, rendendolo facilmente accessibile e più professionale. Inoltre, interagire con le aziende di interesse e seguire i loro contenuti aiuta a dimostrare un coinvolgimento attivo e un sincero interesse verso il settore. Questo approccio proattivo può rivelarsi un valido strumento per farsi notare dai recruiter.
Infine, anche per chi è agli inizi, è importante dare prova di apertura al cambiamento e della voglia di crescere, caratteristiche che sono particolarmente apprezzate nel contesto attuale.