Gli studenti della Rome Business School hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, uno dei più importanti musei in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo, che ha sede a Palazzo Venier dei Leoni, in quella che fu la casa dell’ereditiera Peggy Guggenheim per tre decenni.
Nel 1951 Peggy Guggenheim iniziò a esporre stagionalmente al pubblico la sua collezione privata di opere d’arte moderna. Dopo la sua morte, nel 1979, la collezione passò alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che la aprì tutto l’anno a partire dal 1980.
Collezionò le opere d’arte soprattutto tra il 1938 e il 1946, acquistando opere in Europa “in vertiginosa successione” all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, e poi in America, dove scoprì il talento di Jackson Pollock, tra gli altri.
La collezione comprende opere di importanti futuristi italiani e modernisti americani che operano in generi come il cubismo, il surrealismo e l’espressionismo astratto. Comprende anche opere scultoree.
Grazie all’intervento di Elena Minarelli, Responsabile Educazione della Collezione Peggy Guggenheim, gli studenti hanno appreso la storia del museo e l’impegno costante della Fondazione Guggenheim nel collezionare, conservare e interpretare l’arte moderna e contemporanea.
Il relatore ha illustrato anche i programmi educativi disponibili, che coinvolgono un pubblico eterogeneo. Alcuni dei programmi che la fondazione ospita comprendono programmi scolastici, programmi per l’accessibilità e l’inclusione, opportunità di incontrare i curatori, lezioni, conferenze e workshop.
Una parte molto interessante dell’incontro è stata senza dubbio la descrizione del processo di selezione e dei diversi percorsi di carriera disponibili, come l’International Internship Program.
L’opportunità di porre domande e approfondire temi importanti ha permesso ai partecipanti di conoscere da vicino una grande realtà internazionale. Con la sua costellazione di musei, mostre, pubblicazioni e piattaforme digitali architettonicamente e culturalmente distinte, la Fondazione ha l’obiettivo di essere veramente internazionale, in grado di coinvolgere e raggiungere un pubblico locale e globale da tutto il mondo.