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La formazione al tempo della pandemia: il distance learning da necessità a opportunità

Le Business School formano i manager 4.0

La formazione universitaria, e più in generale l’istruzione, ha conosciuto una significativa trasformazione durante la crisi sanitaria da COVID-19, tanto da rendere necessaria una profonda rimodulazione della didattica, convertendo la formazione in aula in formazione online. Lo scenario che ne è scaturito ha generato una nuova normalità dove la dimensione relazionale tra professori e studenti è stata mutuata dall’evoluzione informatica, dando un forte impulso alla digitalizzazione dell’apprendimento.

Il Distance Learning

Sotto questo punto di vista, quindi, il Distance Learning non deve essere considerata come una eredità negativa della situazione emergenziale bensì un’opportunità, una chance, che ha reso l’insegnamento più flessibile permettendo il superamento di ostacoli spazio-temporali, metodologici e tecnologici, mantenendo intatte le esperienze interculturali.   

Se da un lato ha costituito uno strumento attraverso cui si sono sperimentati i vari mutamenti, dall’altro, nell’immediato futuro, si dovrà esplorarne le ricadute per scardinare definitivamente i paradigmi precostituiti e per sviluppare un’offerta sempre più completa e variegata.

Ci siamo confrontati sull’argomento con Antonio SciallettiProgram Director dell’International MBA della Rome Business School per riflettere sui differenti ambiti del digital-learning, visto non come indicazione e riflesso di una realtà data ma come prodotto in sé:

Negli ultimi 2 anni, il mondo della formazione a distanza ha avuto un incremento e uno sviluppo significativo e le nuove tecnologie sono state le migliori alleate di questa trasformazione. A RBS nonostante l’obbligo di lavoro e formazione da remoto nel   periodo più emergenziale della pandemia da Covid-19, non si è fermata: la pandemia ci ha trovato preparati, perché i nostri insegnamenti avevano già un approccio blended. Non solo il digital offre  l’opportunità di “arrivare” e condividere knowledge in tutto il mondo: senza il digital learning sarebbe impossibile avere questa ricchezza di culture, di esperienze professionali, di background capace di accrescere tutti, studenti e docenti.”

Le Business School

Nel “new order” gli studenti assumono un atteggiamento sempre più “demanding” perché è aumentato   il fabbisogno di competenze professionali per rispondere alle nuove sfide. In questo scenario le Business School possono giocare un ruolo chiave perché sono in grado di formare e interconnettere da subito gli studenti con professionisti e manager.

Aule, fisiche o multimediali, nelle quali si acquisiscono competenze analitiche, operative e strategiche, diventano palestre, luoghi deputati a misurarsi con il mondo del business.

L’industria 4.0 tra digitalizzazione e globalizzazione, richiede espressamente capacità di teamworkcross-culturalism, di problem solving, adattabilità, una mente aperta e doti di leadership.

I programmi delle Business School sono in questo asset fondamentale, accrescono la conoscenza, sviluppano le soft skills, preparano e introducono nel mondo del lavoro creando quella preziosa intersezione tra l’universo dell’educational e quello del business.  

Le Business School sono torri del sapere aziendale – dichiara Scialletti – sono ambienti nei quali in qualsiasi momento, non solo durante le lezioni, si offrono agli studenti occasioni di un continuo apprendimento, di un continuo scambio di informazioni.”

Il vantaggio reale è rappresentato dalla preparazione pragmatica, dall’approccio estremamente concreto per formare i futuri leader aziendali con la vision del general management.  Le Business School hanno una struttura e un’organizzazione non paragonabile, che permette agli iscritti la creazione di competenze che nel mondo del lavoro rappresentano un plus per accelerare il loro percorso di carriera.

L’ importanza delle Certificazioni

La pandemia ha rappresentato dunque un elemento acceleratore di un percorso di cambiamento – negli stili di vita e ancor di più nello studio – atteso da tempo, ed è ragionevole pensare che il distance learning  proseguirà ancora negli anni a venire.

Attualmente l’offerta dei corsi on line in Italia è molto ricca. Al fianco delle Università e delle Business School molti professionisti e docenti hanno accettato la sfida di offrire le loro expertise ed insegnare on line ad di fuori di istituti, business school e università.Ciò produce per gli studenti   l’innegabile svantaggio di non essere inseriti in un sistema che possa creare e accrescere l’engagement degli studenti e sperimentare le challanges dei sistemi complessi con una interazione diretta con le aziende. 

Senza questo collegamento gli studenti difficilmente potrebbero passare dal disciplinary-based al problemsolving

E’ importante, dunque, nella scelta di un percorso di formazione, affidarsi a quelle Istituzioni in grado di garantire corsi con i più alti standard di insegnamento, che abbiano ricevuto riconoscimenti e accreditamenti da parte di Organismi Nazionali ed Internazionali, che  valutano l’adeguatezza dei percorsi proposti e  ne garantiscono l’eccellenza. 

Le Rome Business School  hanno la capacità di  trasferire agli studenti il necessario  know how, iniziarli  ad un percorso di carriera che può essere faticoso e difficile ma che può portare al successo grazie ad una formazione solida. In un momento congiunturale così incerto bisogna indirizzare le giovani generazioni nelle scelte di qualità che possono cambiare le loro vite professionali e personali.”

In attesa di un equilibrio post pandemia traslando l’ambiente VUCA, acronimo che indica  “volatilità”, “incertezza”, “complessità” e “ambiguità” dai sistemi produttivi  al mondo dell’insegnamento, possiamo certamente affermare che una alta formazione aziendale può trasformare la volatilità in visione, l’incertezza in comprensione, la complessità in chiarezza e l’ambiguità in agilità.    

ANTONIO SCIALLETTI

Più di 25 anni di progetti di consulenza strategica, vivendo e lavorando in USA (Boston e Seattle) per 4 anni, 8 anni a Milano-Italia in Deloitte, e 8 anni a Shanghai-Cina dove sono stato CEO della filiale asiatica di GEA Consulenti di Direzione SpA. Consulente senior di strategia e sviluppo del business per progetti di internazionalizzazione. Attualmente sono Strategy Director & Project Leader per il progetto LIFE presso SBS Group Varese-Italia, e MBA Program Director & Strategy Professor presso Rome Business School. Mi sono laureato in MBA presso la Boston University-USA, e mi sono laureato in Ingegneria Elettrica presso l’Università di Roma Tor Vergata-Italia.