Il jeans non è soltanto un capo iconico della moda globale: è un codice culturale che racconta rivoluzioni, cambiamenti generazionali e trasformazioni economiche. Questo è stato il cuore della Company Presentation organizzata a Rome Business School, che ha ospitato Fabio Brunello, Vice President Merchandise Planning & Inventory Management Europe di Levi Strauss & Co., protagonista di un incontro dedicato al valore culturale, economico e sociale del denim.
L’iniziativa, parte delle attività pratiche che collegano gli studenti al mondo delle imprese, ha offerto una prospettiva privilegiata sul modo in cui un brand storico come Levi’s interpreta identità, mercato e innovazione in un settore globale in continua evoluzione.
Brunello ha guidato gli studenti attraverso una narrazione che unisce storia, cultura pop e dinamiche di mercato. Negli anni ’60 e ’70, ha spiegato, i jeans diventano un linguaggio universale: non più semplice abbigliamento da lavoro, ma simbolo di ribellione, autonomia e desiderio di cambiamento.
La loro diffusione esplode nei festival musicali, nelle comunità artistiche e nelle città che hanno guidato le rivoluzioni culturali del tempo, come San Francisco. Il denim diventa così un elemento di distinzione generazionale, capace di ridefinire i codici visivi e sociali dei giovani di quell’epoca.
Uno dei passaggi più potenti dell’intervento ha riguardato la dimensione politica del denim. Durante la Guerra Fredda, i jeans erano vietati in Unione Sovietica e venivano introdotti clandestinamente come beni di lusso e di libertà. Brunello ha ricordato come le immagini della caduta del Muro di Berlino mostrassero migliaia di giovani vestiti in denim: un simbolo spontaneo e potentissimo della volontà di apertura verso il mondo occidentale. Da semplice indumento, il jeans diventa una uniforme di progresso, un segno inequivocabile di emancipazione sociale.
Oggi il denim continua a evolversi, attraversando una trasformazione guidata da tecnologia, sostenibilità e nuovi modelli operativi.
Brunello ha evidenziato come l’innovazione stia ridefinendo l’intera filiera:
Questa nuova fase non ha la drammaticità di eventi storici come la caduta del Muro di Berlino, ha sottolineato il VP, ma rappresenta comunque un punto di svolta per il settore, dove creatività, tecnologia e responsabilità ambientale si intrecciano.
La Company Presentation di Levi’s si inserisce pienamente nella missione di Rome Business School: offrire ai propri studenti esperienze concrete, connesse con i protagonisti dell’economia globale.
Attraverso i suoi percorsi formativi, in particolare nelle aree fashion, retail, marketing e business management, l’istituzione promuove un approccio integrato, capace di unire:
L’intervento di Brunello ha permesso agli studenti di comprendere come un brand storico mantenga la propria rilevanza non solo attraverso il prodotto, ma attraverso l’impatto culturale che continua a generare.
Dall’incontro è emersa una visione chiara: la moda non può essere interpretata soltanto come industria creativa, ma come ecosistema complesso, in cui cultura, tecnologia e società si influenzano reciprocamente.
Il denim rimane un catalizzatore di identità e cambiamento, mentre la nuova generazione di professionisti è chiamata a interpretare questi segnali con competenza, lucidità e spirito critico.
La Company Visit di Levi’s ha offerto un messaggio potente: trasformare la passione in impatto, coniugando visione strategica, capacità analitica e consapevolezza culturale.