In qualsiasi situazione o ambiente, la comunicazione è un punto cruciale per garantire che tutto funzioni in modo appropriato. Le piante, come gli animali e gli esseri umani, comunicano tra loro. Comunicare non significa solamente inviare e ricevere messaggi. Significa più specificamente offrire a qualcun altro un complesso insieme di immagini che rappresentano il nostro punto di vista, le nostre posizioni, riflessioni, la nostra cultura, conoscenza, esperienza, la nostra vita. Detto ciò, affinché i nostri “messaggi” siano recepiti da chi ci ascolta è necessario saper superare o minimizzare alcune barriere tipiche della comunicazione. Solo in questo modo si arriverà a comunicare efficacemente e al meglio delle nostre possibilità in ogni momento.
Con il termine comunicazione interna non si intende tanto la riflessione e l’uso di un concetto interessante presentato da persone talvolta noiose. La Comunicazione Interna è il fulcro del business. Non va intesa solo come mission, ben tornita dichiarazione d’intenti offerta nella corporate page dell’azienda; non si limita alla presentazione del bilancio. È l’arte di comunicare con tutti i singoli individui appartenenti ad una organizzazione, con l’obiettivo di ottenere che le varie mansioni siano portate a termine correttamente ed efficacemente. Infatti, prima di comunicare con i partner e i vari clienti nelle operazioni di compra-vendita, lancio, sviluppo o marketing di un bene o servizio, un business deve essere in grado di creare comunicazione al suo proprio interno.
Il mercato delle imprese è competitivo e il mondo si trasforma ad una velocità impressionante. Ecco perché nel mondo del business non solo è fondamentale apparire strutturati e professionali, ma è anche necessario saper anticipare la concorrenza. Pertanto, far comprendere chiaramente il messaggio e lo scopo di un nuovo progetto a tutto il personale e farlo rispondere prontamente intervenendo in tutte le sue fasi, nelle riunioni, nei feedback, ecc., significa far sì che in una società l’ambiente di lavoro non provochi frustrazioni dovute a mancanza di informazioni, passaggi di consegna problematici tra i dipendenti, preparazione inadeguata, che può risultare grave al punto da dover posticipare il lancio di un prodotto o servizio. Una comunicazione efficace ha come risultato che i dipendenti ricevano informazioni adeguate e tempestive, e li mette in grado di assolvere le loro responsabilità in maniera trasparente, e di affrontare e accettare i vari feedback ricevuti dalla direzione. Una comunicazione interna efficiente aiuta un’azienda, in tal senso, non solo a conseguire gli obiettivi previsti, ma anche a superarli velocemente per guardare a quelli successivi.
Credo fermamente che una Comunicazione Interna Efficiente sia per il business ciò che l’aria rappresenta per ognuno di noi.
Ogni dipendente espira flessibilità, impegno, resistenza, competenza e passione. In cambio, inspira motivazione, informazione, feedback, e know-how dal proprio datore di lavoro.
Secondo una statistica pubblicata su http://www.realpsychology.com, ogni anno una persona trascorre circa 1.842 ore di lavoro con i propri colleghi. Il Telegraph ha scritto che andare d’accordo con i colleghi porta ad un allungamento delle prospettive di vita. E dato che si passano 8 o più ore al lavoro, il sostegno e lo scambio sociale ricevuto dai colleghi porta ad accrescere un’atmosfera positiva che aiuta anche a migliorare la motivazione. Statisticamente, è 2.4 volte più probabile che i dipendenti con basso supporto sociale tendano ad incontrare la morte entro 20 anni, rispetto a coloro che operano in un ambiente ad alto scambio sociale. Ognuno di noi conosce qualcuno che si lamenta costantemente del suo lavoro. Ma perché non si riflette invece sul vero motivo per cui queste persone si lamentano?
Pensieri come: “Domani è di nuovo lunedì. I miei colleghi pensano di saper fare qualsiasi cosa meglio di come la farei io. Tutti nella società pensano solo a far carriera e al loro tornaconto individuale. Mi sento come un robot; i miei superiori pretendono sempre che faccia gli straordinari senza pensare che io ho una vita e una famiglia al di fuori del lavoro. La mia società non tiene in conto delle necessità dei singoli dipendenti, e anzi i dirigenti vanno e vengono e fanno il bello e il cattivo tempo. Non fa parte delle mie responsabilità; non esiste proprio che faccia qualcosa che non rientra nei miei doveri per aiutare un collega. Nessuno viene in mio aiuto a meno che non sia obbligato”. In situazioni di questo tipo, è evidente che sia i dipendenti che i datori di lavoro si sentano incompresi. Ognuno dice la sua, e magari le due parti ascoltano cosa ha da dire l’altro, ma capita che pochi sappiano veramente come trovare la soluzione per comprendere veramente le motivazioni e i punti di vista più profondi di chi ci sta davanti.
Ecco allora il mio suggerimento: le imprese devono investire più tempo nel coaching combinato. Sessioni di formazione in cui dipendenti e datori di lavoro lavorano insieme in varie esercitazioni congiunte. Se fatte regolarmente, queste sessioni di coaching combinato permettono alle aziende e alle società di costruire una base comune migliore, che assicura una comunicazione più chiara, aperta, appropriata ed efficiente.
Yasene Jesernik
Web Writer | Copywriter | Blogger