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Come redigere un CV vincente?

Una guida strategica per distinguersi nei processi di selezione internazionali

Durante il Build Workshop organizzato dal Career Services di Rome Business School, condotto da Alessandro Marangi, Global Senior Talent Acquisition Partner di General Electric, gli studenti hanno esplorato ciò che rende davvero efficace un CV nell’attuale mercato del lavoro globale. Con un’esperienza maturata in aziende come Microsoft, McKinsey e GE, Marangi ha spiegato come il CV non sia più un documento statico, ma un vero strumento di marketing personale, progettato per comunicare valore in modo chiaro, allinearsi alle esigenze del datore di lavoro e ottenere un colloquio.

Un CV non deve raccontare tutto — deve raccontare ciò che conta

L’errore più comune è inserire ogni esperienza svolta. Il recruiter — umano o software — effettua un primo screening rapidissimo, in cui contano chiarezza, rilevanza ed essenzialità.

Marangi ha evidenziato tre elementi fondamentali:

  • Un Professional Summary chiaro e conciso, che definisca ruolo, aree di specializzazione e competenze chiave.
  • Esperienze rilevanti, descritte in ottica di risultato e non come semplice elenco di responsabilità.
  • Personal Branding consapevole, perché il CV è una presentazione professionale di sé stessi.

Un CV efficace non deve essere perfetto, ma leggibile, coerente e pertinente al ruolo a cui ci si candida.

Personalizzazione: il vero fattore determinante

Non esiste un CV universale. Ogni azienda ha cultura, linguaggio e priorità diverse: per questo adattare il CV alla job description aumenta significativamente le probabilità di superare lo screening.

Non serve riscrivere tutto da zero: modificare summary e parole chiave è spesso sufficiente.

L’obiettivo non è sembrare “perfetti”, ma apparire giusti per quel ruolo specifico. Molti candidati vengono esclusi non per mancanza di competenze, ma perché queste non emergono chiaramente rispetto a ciò che l’azienda cerca.

Una pagina: pulita, chiara, professionale

Marangi ha mostrato esempi concreti: CV di quattro pagine, pieni di elementi grafici, penalizzano la candidatura. I recruiter hanno bisogno di ordine, non di decorazioni.

La struttura ideale (per la maggior parte dei profili) comprende:

  • Professional Summary
  • Competenze tecniche e soft skills
  • Esperienze professionali con risultati misurabili
  • Formazione
  • Contatti + profilo LinkedIn aggiornato

Bullet point brevi, dati concreti, metriche quando possibile. Niente paragrafi lunghi e niente confusione visiva.

CV e colloquio: due fasi dello stesso percorso

Il CV apre la porta; il colloquio conferma la storia raccontata.

I candidati che avanzano dimostrano:

  • un profilo coerente con il ruolo
  • esempi concreti e risultati misurabili
  • capacità di spiegare l’impatto del proprio lavoro
  • comunicazione chiara e consapevolezza di sé

La selezione non premia chi “si vende” con aggressività, ma chi comunica valore con autenticità e precisione.

Un messaggio finale agli studenti

Il CV non è burocrazia: è uno strumento strategico. Non deve essere perfetto — deve essere mirato, personalizzato, leggibile e intenzionale.

Proprio come una campagna di marketing ben progettata, un CV realmente efficace nasce dall’equilibrio tra tre elementi fondamentali: un target chiaro, un messaggio focalizzato e un posizionamento coerente.

Il CV non racconta chi sei. Racconta perché dovrebbero sceglierti.