Lo scorso giovedì 20 febbraio si è tenuto il secondo dei 7 CAB workshop del 2025, durante il quale manager e professionisti di diversi settori si sono riuniti con l’obiettivo di individuare trend, opportunità di business e sfide organizzative per contribuire alla formazione manageriale dei nuovi talenti, fornendo insights e riflessioni.
Il workshop si è aperto con un breve intervento del Dean Antonio Ragusa, che ha presentato le novità del CAB, arricchito da 25 nuovi membri con esperienze in aziende di prestigio. Durante l’incontro, erano presenti 17 membri provenienti da aziende come IBM, Ferrarelle, Google, Red Bull, e altre realtà di rilievo, che hanno condiviso le loro esperienze e contribuito al dibattito sull’operational excellence e l’uso dell’intelligenza artificiale per supportare la crescita aziendale.
Il workshop si è articolato in due sessioni complementari, ciascuna focalizzata su un aspetto chiave dell’innovazione e della formazione manageriale.
La prima sessione, intitolata “AI and New Technologies: The Future of Business”, ha analizzato il ruolo trasformativo dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie nel mondo aziendale. Sono state esplorate le innovazioni più rilevanti degli ultimi anni, tra cui l’uso di modelli predittivi basati su AI per ottimizzare la produzione, l’implementazione di sistemi avanzati di controllo qualità e l’integrazione dell’AI nella gestione della supply chain.
Un focus particolare è stato dedicato all’applicazione dell’AI nel marketing, dove viene impiegata per personalizzare l’esperienza del cliente, ottimizzare le strategie pubblicitarie e supportare il processo decisionale attraverso l’analisi avanzata dei dati. Inoltre, è stata approfondita l’evoluzione delle risorse umane, con aziende che sperimentano l’intelligenza artificiale per la selezione dei talenti e il miglioramento della gestione del personale.
Tuttavia, il workshop ha anche messo in luce le principali sfide di questa trasformazione, tra cui la necessità di infrastrutture affidabili, la carenza di professionisti specializzati e le implicazioni etiche legate all’uso dell’AI. Infine, è stato discusso il potenziale emergente del Quantum Computing, tecnologia destinata a rivoluzionare il settore, ma che richiede investimenti significativi in formazione e sviluppo di nuove competenze.
La seconda sessione, intitolata “Focus on Master in AI, Data Science and Project Management”, si è concentrata sulle competenze chiave, sugli strumenti essenziali e sulle certificazioni più richieste per chi desidera specializzarsi in questi ambiti. È stata evidenziata l’importanza della padronanza di linguaggi di programmazione come Python e R, strumenti per l’elaborazione dei dati come Pandas e NumPy, e framework di Machine Learning e Deep Learning come Scikit-learn, TensorFlow e PyTorch. Inoltre, è stato sottolineato il ruolo sempre più centrale delle piattaforme cloud (AWS, Google Cloud, Azure) nell’ecosistema AI e Data Science.
Per i giovani Data Scientist, lo sviluppo di competenze pratiche risulta fondamentale: dalla manipolazione dei dati alla costruzione e implementazione di modelli di Machine Learning, fino alla gestione di grandi dataset e al deployment di modelli in ambienti di produzione. Sono state inoltre analizzate le certificazioni più rilevanti, tra cui AI-900 (Microsoft Azure AI Fundamentals), Google Cloud AI Engineer Certification e AWS Certified Machine Learning – Specialty, oltre a certificazioni di Project Management come PMP, Agile & Scrum e PRINCE2.
Tra le tecnologie emergenti più impattanti, oltre al Quantum Computing, il workshop ha evidenziato il ruolo crescente degli Autonomous AI Agents e dei modelli di Generative AI, che stanno ridefinendo il modo in cui le macchine apprendono e prendono decisioni. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai temi dell’AI Ethics & Explainability, con un focus sulla trasparenza e sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.
Infine, il workshop ha sottolineato l’importanza delle soft skills, ormai indispensabili per il successo nei settori dell’AI, della Data Science e del Project Management. Oltre alle competenze tecniche, sono sempre più richieste capacità come il business understanding, problem solving, pensiero critico e la collaborazione in team multidisciplinari,per affrontare progetti che coinvolgono esperti di diverse discipline. Per sviluppare queste abilità, il workshop ha suggerito strumenti pratici come il role playing, l’analisi di case study reali e la formazione in storytelling dei dati e tecniche di persuasione, utili per trasformare insight analitici in decisioni strategiche.
In un mercato sempre più competitivo, queste competenze rappresentano un vantaggio cruciale, rendendo i professionisti non solo tecnicamente preparati, ma anche capaci di comunicare, collaborare e adattarsi ai cambiamenti del settore.
In conclusione, il CAB Workshop si è rivelato un’importante occasione di confronto tra esperti, leader aziendali e accademici, contribuendo a delineare il futuro dell’intelligenza artificiale, del data science e del project management. L’evento ha fornito insight preziosi sulle competenze tecniche e manageriali necessarie per affrontare le sfide della trasformazione digitale, mettendo in luce sia le opportunità offerte dall’AI sia le criticità legate alla sua implementazione.