Il caso Lulu, la piattaforma di pubblicazione on-line
Di Myriam Caccavelli (Italia), studentessa del Master in Marketing e Comunicazioni della Rome Business School
E’ un dato di fatto ormai la pregnanza che Internet ha assunto oggigiorno nella vita reale; tutto quello di cui necessitiamo è on line, dall’abbigliamento alla tecnologia, dai prodotti di bellezza e diete dimagranti fatte su misura, a gioielli ecc…
Un’analisi dell’attuale microambiente nel quale viviamo ci racconta di una realtà ansimante, dove frequenti sono i mutamenti in ambito culturale come in quello economico; è una società in costante evoluzione ed in continua salita, e che non lascia nulla al caso, ma che al contrario veglia sui bisogni dei consumatori.
A tal proposito, le innovazioni tecnologiche, le attività aziendali, l’economia in generale hanno accelerato il loro ritmo, cavalcando i bisogni della società di oggi e mantenendo ben salda la propria personalità contro ogni tipo di concorrenza.
Inoltre questa “maratona economica” su un percorso che non avrà mai traguardo, in aggiunta all’aumentato stile di vita, e ai prezzi altamente competitivi, ha visto il lavoratore costretto a maggiori ore di lavoro, riducendo considerevolmente il proprio tempo libero: di conseguenza si è finiti per accomodarsi all’unico mezzo capace di sostituire qualsiasi sforzo fisico con la maggior ottimizzazione dei tempi attraverso un semplice “click”.
Analizzando il vasto panorama del marketing on line, ho scoperto ed apprezzato quanto esso sia vantaggioso anche per gli scrittori; solitamente, la pubblicazione di un libro richiede l’intervento di un editore che possa garantirne la vendita. Ma il passaggio del libro dallo scrittore all’editore e alla conseguente vendita non è così semplice: alla base del rapporto c’è un compromesso secondo il quale l’editore chiede allo scrittore di comprare un certo numero di copie affinchè egli possa ricoprirne tutte le spese di stampa, oltre al suo guadagno personale; inoltre, affinchè anche lo scrittore possa ricevere il compenso economico che gli spetta, è necessario che venda un certo numero di copie prestabilito con l’editore. Inoltre l’editore è garante solo dell’edizione del libro, non della sua promozione, e di conseguenza la vendita non è assicurata.
E’ internet a semplificare la questione!
Grazie a piattaforme di pubblicazione on line, ogni scrittore può tranquillamente saltare lo step editore, e provvedere da sé alla pubblicazione del suo lavoro; è questo un metodo di pubblicazione che beneficia lo scrittore che in tal modo guadagna di più e non sottostà a nessun tipo di compromesso.
Ovviamente non c’è marketing senza concorrenza: tra le varie piattaforme ho scelto di analizzare Lulu.com e la sua strategia di marketing.
La pagina appare immediatamente interattiva: da un lato offre la possibilità di interagire con altri utenti, creando una sorta di intimo e condiviso laboratorio di scrittura, dall’altro, con umile virtuosismo, è Lulu stesso che chiede all’utente qualche dritta o consiglio al fine di migliorarne la funzionalità. L’utente viene in tal modo assistito in ogni sua attività di scrittura e pubblicazione del libro, ne viene ammortizzato ogni suo dubbio o problema creando un clima di familiarità tra i membri.
Lulu guida il cliente anche nella scelta della copertina, da quelle più morbide ed economiche a quelle più care come la speciale carta che risalta le immagini. Alla fine un codice Isbn viene assegnato ed il libro è pronto per la pubblicazione.
Oltre al libro cartaceo, Lulu va incontro anche alle esigenze di chi ha intenzione di creare un e-book.
Credo che questo voler tendere la mano al fruitore risponda alla più importante e basilare strategia di marketing: essere prima di tutto un supporto qualitativo.
I costi? L’utilizzo di questo tipo di piattaforme garantisce un guadagno pari all’ 80%, incredibilmente superiore rispetto a quando di mezzo vi è un editore.
Tanti autori ebbero successo grazie a Lulu, uno di questi fu E.L. James con il libro “Cinquanta sfumature di grigio”, che venne inizialmente pubblicato con Lulu, prima di essere comprato dalla Random House.
Tra tanti vantaggi, uno svantaggio c’è: non essendoci la vetrina di una libreria a dare voce al libro, è chiaro che è lo scrittore stesso a doversi occupare della promozione del suo lavoro, e dunque diventare la vetrina di sé.
Myriam Caccavelli