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Rome Business School: Unica business school italiana nel THE Impact Rankings 2025

THE Impact Rankings 2025

La Rome Business School conquista un traguardo di prestigio. È infatti l’unica business school italiana a entrare nei  THE Impact Rankings 2025, la classifica globale curata da Times Higher Education. Questo ranking valuta l’impegno delle università e business school rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.

Un risultato che non arriva per caso. È il frutto di una strategia chiara e coerente: formare leader capaci di coniugare competenze professionali, visione etica, spirito innovativo e attenzione all’inclusione. Si tratta di un modello educativo fondato su valori forti, con al centro sostenibilità, equità di genere e impatto positivo sulla società.

Un riconoscimento costruito nel tempo

Tra oltre 2.300 istituzioni valutate a livello mondiale, la Rome Business School si è distinta per il contributo concreto in cinque aree strategiche:

  • Istruzione di qualità

  • Parità di genere

  • Innovazione e infrastrutture

  • Riduzione delle disuguaglianze

  • Partnership per lo sviluppo sostenibile

Il metodo di valutazione dei THE Impact Rankings si basa sulla performance nell’SDG 17 – dedicato alle partnership – e sulle tre migliori performance tra gli altri SDG presentati da ciascuna istituzione. Questo approccio premia una visione sistemica e integrata dello sviluppo sostenibile.

Sostenibilità, inclusione, innovazione

In queste aree, la Rome Business School ha investito con decisione. Ha lanciato percorsi formativi altamente specializzati, capaci di anticipare i bisogni emergenti del mercato e della società. Tra le iniziative più significative:

  • Il lancio di tre nuovi master internazionali dedicati a sostenibilità, economia circolare, gestione dell’energia, etica e inclusione.

  • L’introduzione del modulo obbligatorio “Become an Innovative & Responsible Leader”, che accompagna ogni studente nella crescita di una leadership consapevole.

  • L’attenzione costante alla parità di genere. Nell’ultimo intake, il 60% degli studenti è composto da donne. Inoltre, programmi come la Executive Women in Business Grant e il Women Leadership Module offrono mentoring, sviluppo di soft skills e strumenti per superare barriere culturali.

Imprenditorialità e impatto globale

Il cuore del modello formativo di RBS è una visione inclusiva della leadership e dell’impresa. Il programma RBS4Entrepreneurship, attivo dal 2021, ne è un esempio concreto. Attraverso questo incubatore, la scuola ha supportato oltre 151 startup in 57 Paesi. Di queste, il 64% è guidato da donne.

In parallelo, RBS è fortemente attiva nella ricerca internazionale. Collabora con realtà come RES4Africa Foundation, per supportare la transizione energetica nei Paesi emergenti. Ha sviluppato uno studio con l’Università di Burgos sulle dinamiche del bullismo scolastico. Insieme a Medici Senza Frontiere, ha anche analizzato il gender gap tra Italia e Afghanistan, contribuendo al dibattito sulle politiche internazionali per l’equità di genere.

Un ecosistema connesso al bene comune

Oltre alla didattica e alla ricerca, la Rome Business School promuove un ecosistema partecipativo e impegnato socialmente. Studenti, docenti e staff sono coinvolti in iniziative di valore sociale.

Ad esempio, collaborano con Binario 95, centro polifunzionale per persone senza dimora, in progetti concreti di solidarietà. Numerose sono anche le attività con Save the Children, Medici Senza Frontiere e Fondazione Pangea Onlus. Queste esperienze rafforzano il senso di cittadinanza attiva e preparano professionisti del Terzo Settore.

Una visione chiara: formare leader consapevoli

“Queste iniziative contribuiscono alla formazione di una leadership consapevole del proprio impatto sociale. Entrare nei THE Impact Rankings come unica business school italiana è un riconoscimento che ci onora e ci motiva nella nostra mission: fornire una formazione etica, inclusiva, connessa ai bisogni reali della società, per attivare connessioni concrete tra conoscenza, impresa e bene comune.”
Antonio Ragusa, Dean di Rome Business School